La pianta del mirtillo (nome botanico: Vacci-nium myrtillus) è un piccolo arbusto semilegnoso che può raggiungere il mezzo metro d’altezza e da cui si sviluppano fusti ramificati. Le foglie sono ovate, alterne, dotate di breve picciolo e margine finemente dentato. I fiori, di colore rosato. La fioritura avviene in primavera-estate. Il frutto è una bacca rotondeggiante di colore nero-bluastro scuro. In genere cresce dalla collina fin oltre i 2000 metri di altezza, e nelle zone alpine ed appenniniche. Predilige i suoli acidi ed i terreni ben dotati di humus.
Le parti utilizzate sono le foglie (fresche o essiccate), raccolte in giugno-luglio; e i frutti, pronti nel mese di agosto. In particolare, i suoi frutti sono ricchi di zuccheri, tannini, antocianine, pectina, mirtillina, vitamine A, C e, in minore quantità, vitamina B. Ma contengono anche molti sali minerali e acidi organici.
Uso
Il mirtillo aiuta a prevenire ed alleviare i disturbi legati alla circolazione, come gonfiori e pesantezza alle gambe, varici o flebiti; e grazie ai suoi acidi organici funziona da depuratore dell’apparato digerente. Il frutto fresco o l’infuso di frutti essiccati, infatti, sono consigliati nelle diarree. Inoltre, sempre l’infuso, è di giovamento per chi soffre di arteriosclerosi e di disturbi circolatori, per la sua proprietà di mantenere elastici i vasi sanguigni. Il suo decotto, invece, è utile in ambito cosmetico per eliminare i punti neri dal viso. Ma il mirtillo fa bene anche agli occhi: cura i disturbi visivi generici, attenua la degenerazione della retina e rallenta la diminuzione della vista poiché le antocianine del mirtillo, agendo sui capillari della retina, favoriscono l’irrorazione delle cellule sensibili alla luce permettendo un più facile adattamento alle situazioni di scarsa luce. Se ne consiglia l’uso specialmente nei casi di miopia, retinopa-tia diabetica e di degenerazione della retina determinata da ipertensione o arteriosclerosi. Infine il mirtillo, per le sue proprietà rinfrescanti e astringenti, è raccomandato anche in caso di emorroidi, cistiti e disturbi urinari.
Precauzioni: l’uso prolungato delle foglie può essere pericoloso. Inoltre, bisogna fare attenzione a non confondere i frutti con altri vegetali velenosi come il mirtillo palustre (Vaccinium uliginosum) o con il mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea).