L’ospeopatia non è un metodo per trattare solo i dolori della schiena e del collo, ma anche i numerosissimi disturbi di diversa natura.
L’osteopatia è una particolare tecnica di manipolazione, in grado non solo di ristabi lire un corretto equilibrio dell’organismo, ma anche favorire e rafforzare i meccanismi di autoguarigione di cui esso dispone per ristabilire una migliore condizione di salute in generale. Sebbene sia conosciuta soprattutto come un sistema di manipolazione per la colonna vertebrale, i muscoli e le articolazioni, ovvero quella struttura indicata con il termine di sistema scheletrico, la maggior parte degli osteopati preferisce attribuirle un campo di intervento teraupetico più ampio.
Storia dell’ osteopatia
L’osteopatia è nata negli Stati Uniti verso la fine del secolo scorso, ad opera di un medico innovatore, Andrei Tajlor Stili. Questi era convinto che il corpo umano fosse dotato di una propria capacità di autoguarigione e che i disturbi e le malattie derivassero da un’alterazione del corretto assetto della struttura muscolo-scheletrica e, di conseguenza, di tutto il corpo nel suo insieme.
Dalle ossa al benessere globale
Per prima cosa occorre tenere presente che la mobilità del sistema muscolo-scheletrico veste un aiuto estremamente importante ai fini della salute generale. E’ proprio in questo ambito che si verificano l’esistenza di grandi differenze tra i pazienti. In realtà, sarebbe logico aspettarsi notevoli differenze fra i pazienti molto giovani e pazienti molto anziani, ma anche il raffronto fra persone appartenenti alla stessa fascia di età riserva grosse sorprese. Alcuni mostrano un grado di mobilità più o meno compatibile con la loro età effettiva, mentre altri sono talmente rigidi e bloccati da poter essere paragonati a persone di 10-15 anni più anziane.
“OGNUNO HA L’ETÀ DELLA PROPRIA COLONNA VERTEBRALE” (E DEI PROPRI MUSCOLI)
Solitamente il livello generale di salute delle persone dotate di minore mobilità è più basso rispetto a quello di coloro che riescono a muoversi con un grado di sicurezza normale. Questa mobilità non dipende soltanto dalle ossa, dalle articolazioni, dai legamenti e dai muscoli. Il sistema muscolo scheletrico è costituito in gran parte dal tessuto connettivo. Questo, assume la forma di strati o fasce di fibre raggruppate fra di loro, e una delle sue funzioni principali è quella di sostenere, legare e proteggere i muscoli, le articolazioni e i vari organi garantendo una certa stabilità delle articolazioni. Senza di essi cadremmo letteralmente in pezzi! L’osteopatia attribuisce grande importanza al tessuto connettivo che, Stili descrive come “un ricco terreno di caccia, nello studio delle numerose malattie del corpo umano”. Oltre a svolgere un ruolo di sostegno, svolge altre importanti funzioni, per esempio, ha un ruolo anche nel metabolismo e nel sistema delle difese organiche. Un’importante caratteristica del tessuto connettivo è rappresentata dalla sua capacità di tendersi e di contrarsi, questa capacità può deteriorarsi con il passare del tempo, e la ridotta elasticità può influire sulla perdita di mobilità che caratterizza il processo di invecchiamento. Il sistema muscolo scheletrico può inoltre essere considerato una sorta di specchio, che riflette i disturbi presenti all’interno del corpo. Ciò è dovuto al fatto che esso è collegato a tutti gli altri sistemi organici per mezzo del sistema circolatorio e del sistema nervoso che, insieme, raccordano e unificano l’intero organismo. Esistono molte persone che pur non essendo affette da malattie gravi o tali da impedire loro lo svolgimento delle normali attività quotidiane, tuttavia non godono di quella sensazione di energia e di vitalità associata, in genere, a una condizione di salute ottimale. Molti sono arrivati ad accettare questa condizione di ridotta vitalità e hanno imparato a ignorare i propri dolori o malesseri cronici. Un trattamento osteopatico del loro sistema muscolo-scheletrico potrebbe aiutarli ad apprezzare tutto il loro potenziale di salute.