Secondo dati Istat 2006, il 56,8 per cento delle donne alla prima gravidanza hanno un alto livello d’istruzione, lavorano e si trovano quotidianamente a gestire vita professionale e famiglia. Situazione che si traduce con un dispendio energetico oneroso, soprattutto nei primi due tre mesi, quando la donna si trova ancora nel pieno delle sue attività. Il fabbisogno calorico aumenta di circa 250-300 Kcal al giorno e si rende indispensabile una corretta alimentazione, per assicurare un apporto bilanciato di micronutrienti. In particolare, alcune sostanze sono fondamentali non solo per il corretto sviluppo degli organi vitali del nascituro, ma anche per il benessere della futura mamma.
L’Osservatorio AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari – area integratori alimentari) ha individuato diversi studi scientifici che confermano l’utilità dell’assunzione di integratori alimentari a base di queste sostanze “preziose” durante tutta la gravidanza, specialmente oggi che non è sempre facile seguire costantemente una corretta alimentazione.
Un “gruppo importante”
Studi recenti, come “Preconception B-vitamin and Homocysteine Status, Conception, and Early Pregnancy Loss” pubblicato sull’American Journal of Epide-miology, rendono noti gli effetti benefici da parte delle vitamine B6 e B12. La vitamina B6 risulterebbe particolarmente indicata per le mamme che non consumano alimenti di origine animale, così come la vitamina D che risulta utile per le gestanti che si espongono poco al sole o presentano problemi di allergia o intolleranza. Secondo lo studio, livelli elevati di vitamina B6 aumentano le probabilità di concepimento riducendo il rischio di aborti prematuri. Alcuni coenzimi dipendenti dalla vitamina B6, partecipano infatti ad oltre cento reazioni coinvolte nel metabolismo degli aminoacidi, dei lipidi, degli acidi nucleici e del glicogeno. Per questo, una carenza di tale vitamina potrebbe comprometterne l’attività, pregiudicando e ostacolando così l’impianto dell’ovulo e lo sviluppo della placenta.
“Acidi” importantissimi!
Fra le altre sostanze fondamentali per una gravidanza ottimale figurano gli acidi grassi essenziali della serie Omega 3 e l’acido folico. Gli acidi grassi Omega 3, che l’organismo può assumere
solo dall’esterno preformati, aumentano le possibilità di avere un figlio sano e abbassano le possibilità di un parto prematuro. Per questo, il Comitato UE (incaricato dei progetti “Perinatal Lipid Nutrition Group” e “Early Nutri-tion Programming”) composto da oltre 50 nutrizionisti, consiglia, in gravidanza, l’assunzione di 200 mg al giorno di un tipo di acido grasso omega 3, l’acido docosae-sainoico, perché strettamente correlato al normale sviluppo del cervello e degli occhi. Le linee guida nazionali e internazionali raccomandano anche un introito doppio, rispetto al livello di assunzione generalemente raccomandato, di acido folico. Coinvolto nella sintesi, nella riparazione e nel funzionamento del DNA e RNA, l’acido folico è necessario per la ottimale formazione ed il mantenimento delle nuove cellule, soprattutto nei momenti di rapida crescita come dutante l’infanzia e soprattutto in gravidanza. Diversi studi scientifici hanno dimostrato, infatti, che l’integrazione di acido folico nel periodo del concepimento diminuisce il rischio di insorgenza di difetti del tubo neu-rale, la struttura cioè da cui nel-l’embriore si formano cranio, cervello, colonna vertebrale e midollo spinale, il cui sviluppo si completa in genere entro 30 giorni dal concepimento.
Con l’assunzione di acido folico, un mese prima del concepimento e fino a due-tre mesi dopo, è possibile ridurre del 50-70 per cento il rischio dell’insorgenza di anomalie nello sviluppo del sistema nervoso embrionale.