L’inganno dello spirito

Sono comparse da poco sul mercato delle nuove bevande che sembrano bibite, sanno di bibita e sono vendute come bibite: i fruit cooler. Ma qui le similitudini finiscono, perché una di queste bottiglie contiene più alcol e più calorie di una birra o di un bicchiere di vino.

Sono quelle nuove «bibite» dall’aspetto così delizioso e innocuo!

È proprio questo il trucco. Hanno una gamma di colori che la gente associa con i succhi di frutta. In effetti, sull’etichetta viene messo in risalto il contenuto a base di frutta o succo, anche se in alcuni casi non ne contengono nemmeno l’ombra, ma solo il loro aroma costruito artificialmente. Il peggio è che queste bevande sono dolci e frizzanti e il gusto dell’alcol è nascosto così bene che piacciono anche a chi solitamente disdegna o evita l’alcol. In più, esternamente non si presentano come le altre bevande alcoliche, ma come bibite gasate dolci.

Ma sono meno pericolose delle altre bevande alcoliche, no?

L’aspetto più inquietante è che si vuole farle passare per bevande a basso contenuto alcolico. Niente di più falso. Queste bevande contengono il 5% di alcol in volume; la birra, per fare un paragone, ne contiene in media il 3,5%. Inoltre, poiché vengono vendute in bottiglie da 275 ml, la quantità di alcol che si consuma bevendo una bottiglia supera quella di un calice di vino o di una birra piccola.

Che effetto hanno queste bevande sui giovani?

Gli adolescenti, soprattutto ragazze, ne sono molto attratti. L’aspetto è spesso accattivante, richiama alla mente qualcosa di fresco e leggero; e poi il loro sapore piace molto ai giovani. Ma sono un pericolo, perché si bevono con estrema facilità e basta un attimo per passare da una limonata a una di queste bevande al limone, senza bisogno di abituarsi al gusto dell’alcol. La maggior parte delle nuove bevande alcoliche indirizzate al mercato giovanile contiene più alcol di una birra o di un bicchiere di vino e in alcuni casi non c’è nemmeno una goccia di succo di frutta!

L’alcol dati alla mano

L’Europa ha il più alto consumo medio di alcol nel mondo: 7,3 litri di alcol puro pro capite. L’Italia si colloca al di sopra della media europea (7,7 litri di alcol puro pro capite). Il consumo totale di alcol in Europa è sostenuto da birra (47%), vino (42%) e superalcolici (11%). In Italia, per tradizione oltre l’80% del consumo di alcol totale è sostenuto dal vino: la media nazionale è di 130 litri procapite all’anno. Tuttavia il consumo di vino (e superalcolici) è in calo, mentre sta aumentando il consumo di birra. I danni da alcol, compresi gli incidenti, sono un importante problema sanitario in Europa. Si stima che il consumo di bevande alcoliche sia responsabile di circa il 9% di tutte le patologie, aumentando il rischio di cirrosi epatica, alcuni tipi di cancro, ipertensione, ictus cerebrale, malformazioni congenite. Al consumo di alcol sono riferibili il 40-60% delle morti per cause violente, volontarie e involontarie. E stato stimato che circa il 50% degli incidenti automobilistici sono correlabili all’alcol. 1 grammo di alcol fornisce 7 calorie.

Così i ragazzi rischiano di diventare degli alcolizzati adulti?

Alcuni giovani sono già alcolizzati quando raggiungono l’età adulta, altri sono sulla buona strada per diventarlo. Ma c’è dell’altro, e se non si fa qualcosa per aiutarli, le cose non miglioreranno da sole. Questi giovani sono maggiormente inclini al fumo e ‘abuso di droghe rispetto ai coetanei astemi. L’abuso alcol inoltre predispone a comportamenti a elevato rischio per sé e gli altri (incidenti automobilistici, incidenti sul lavoro, comportamenti criminali). L’alcol esige poi un pesante tributo in termini di salute. Il consumo di bevande alcoliche favorisce l’ipertensione e ha un effetto tossico diretto sul muscolo cardiaco; accresce il rischio di ictus cerebrale, morte improvvisa per aritmie e altre patologie cardiache, insufficienza cardiaca congestizia, cirrosi epatica e cancro di cavo orale, gola, esofago, fegato e mammella; aumenta il numero di ricoveri ospedalieri; riduce gli anni di vita attiva delle persone che ne fanno uso e distrugge la vita di parenti e amici. Forse i dati statistici più allarmanti emersi in questi ultimi anni sono quelli relativi alla nascita di bambini con danni fisici e mentali a causa dell’abuso di alcolici da parte dei genitori.

Com’è possibile proteggere i giovani dall’alcol?

Riuscire a non cadere vittime della dipendenza da alcol o da sostanze stupefacenti è più che mai difficile per i giovani oggi. È negli anni dell’adolescenza che la maggior parte di loro deve confrontarsi con questi problemi e decidere che direzione prendere. Ogni giorno le immagini sui tabelloni pubblicitari, sulle riviste illustrate, in televisione e in molti film proiettati nelle sale cinematografiche trasmettono il messaggio che bere superalcolici, amari, aperitivi e birra è il modo migliore per divertirsi e per essere accettati dagli altri. E l’influenza dei coetanei è enorme. Tuttavia, i giovani di oggi sanno anche essere giudiziosi. La maggior parte di loro ha idee molto chiare su quel che è giusto o sbagliato, ma ha bisogno di una guida sicura che li aiuti nelle giuste scelte da fare.

La prima cosa da fare è una corretta informazione, dando loro la possibilità di attingere notizie da fonti imparziali, serie e attendibili. Per essere efficace l’educazione deve iniziare presto, già alle scuole elementari.

I giovani hanno bisogno di sostegno e incoraggiamento: la scuola, la chiesa, adulti amici e chiunque si proponga come modello di riferimento positivo possono avere un ruolo determinante. t fondamentale che vengano abituati a impiegare il tempo libero in modo costruttivo, con lavori part-time, sport, hobby, attività manuali, letture in biblioteca, e la partecipazione a associazioni giovanili, come gli scout o gruppi di volontariato.

Ma la cosa veramente determinante è l’esempio dei genitori. Non c’è niente che condizioni di più i giovani, e le statistiche lo dimostrano. Quelli che crescono in famiglie dove non si fa uso di alcolici sono molto meno inclini a far ricorso all’alcol in l’età adulta.

«Il consumo di alcol è in stretta relazione con quanto di peggiore ci sia nella nostra società: difetti congeniti alla nascita, suicidio, crimini violenti, incidenti sul lavoro, abusi sessuali e violenza domestica, malattia, vagabondaggio e morte. L’alcol è la droga principale per persone di tutte le estrazioni sociali. Non conosce barriere razziali, culturali, sociali o economici». Consiglio Nazionale americano per l’alcol e la tossicodipendenza

 Come l’alcol danneggia l’organismo

Cervello

L’alcol, anche in piccole quantità, causa danni irreparabili alle cellule del cervello: alcune muoiono, altre vengono alterate.

Cuore

Aumenta il rischio di ipertensione, ictus cerebrale e danneggia il muscolo cardiaco.

Polmoni

Deprime l’attività respiratoria.

Sistema riproduttivo

Nell’uomo, l’alcol può danneggiare le cellule dei testicoli causando impotenza, sterilità e, in alcuni casi, crescita delle mammelle. Nelle donne, può causare irregolarità del ciclo mestruale e malfunzionamento dell’ovaio. Inoltre, l’alcol è responsabile di difetti congeniti alla nascita e della sindrome alcolica fetale.

Fegato

Poiché il fegato filtra l’alcol presente nel sangue, viene danneggiato più di qualsiasi altro organo. Le calorie in eccesso fornite dall’alcol vengono depositate nel fegato sotto forma di grassi, provocando steatosi epatica. Le cellule epatiche muoiono avvelenate dall’alcol. Le cellule morte sono sostituite da un tessuto cicatriziale, provocando lo sviluppo della cirrosi epatica.

Sistema immunitario

Indebolisce le difese dell’organismo contro le malattie infettive e il cancro della mammella.