Si viene continuamente bersagliati dal luogo comune che vede nel calcio un eroe valoroso in grado di salvare dame indi fese da ossa fragili, fratture di femore e deformità vertebrali. Questo è ciò che i produttori di calcio e l’industria del latte vogliono far credere. Ma l’osteoporosi è qualcosa di molto più complesso.

Cos’è l’osteoporosi?

L’osteoporosi (letteralmente «ossa porose») lentamente e insidiosamente indebolisce le ossa di molti milioni di persone in tutto il mondo. Ossa prima solide, gradualmente diventano più leggere, sottili e spugnose. In questo modo le ossa si rompono facilmente, e si parla di ossa fragili. L’osteoporosi ogni anno è causa di 1,66 milioni di fratture di femore nel mondo, causa di invalidità e morte. Le fratture vertebrali, spesso indolori, riducono invece la statura di 5-20 centimetri, provocando la caratteristica «gobba» delle donne anziane.

Come compare l’osteoporosi?

L’osso normale cresce e si irrobustisce fino ai 35 anni d’età. Poi il processo gradualmente s’inverte e l’osso comincia ad assottigliarsi. Questa perdita è più veloce nelle donne per 7-15 anni dopo la menopausa. In presenza di fattori di rischio è ancor più rapida e compare l’osteoporosi: considerata una malattia delle donne anziane, in realtà gli uomini sono almeno il 20-30% dei malati.

Come si può sapere se si ha l’osteoporosi?

Senza esami è impossibile, almeno finché non compaia una frattura o la statura non inizi a ridursi, ma a quel punto è troppo tardi. La diagnosi precoce viene posta solo in centri medici specializzati.

A partire dalla mezza età, chi ha 2 o più dei seguenti fattori di rischio, dovrebbe fare degli accertamenti:

  • Sedentarietà
  • Menopausa precoce
  • Uso abituale di corticosteroidi
  • Uso di nicotina, caffeina e alcol
  • Dieta occidentale standard, ricca di proteine animali, sale e acido fosforico.

I soggetti caucasici magri e gli asiatici emigrati in Occidente hanno un rischio aumentato, probabilmente per le ossa più minute.

Come  si cura questa malattia?

Le terapie usate sono varie.

  • Estrogeni. Rallentano la perdita ossea ma aumentano il rischio di cancro di utero e mammella, di tromboflebiti e di problemi alla cistifellea, possono aggravare il diabete e l’ipertensione, richiedendo periodiche analisi. Questi effetti collaterali vengono in parte limitati associando progesterone; tuttavia, confusione e incertezza regnano sovrane.
  • Vitamina D. Serve per assorbire il calcio, ma un eccesso di integratori può essere rischioso.
  • Fluoro. Usato in via sperimentale, i risultati sono controversi.
  • Calcio. Varie istituzioni ne raccomandano l’assunzione di 800-1500 mg al dì. L’OMS comunque consiglia solo 500 mg, poiché in nessun paese del mondo sono state segnalate carenze, anche con assunzioni di 300 mg al dì.
  • Esercizio fisico. Le ossa s’irrobustiscono solo con la pratica di regolare esercizio fisico. Per trattenere i minerali, hanno bisogno di essere sollecitate dalla forza di gravità nel corso di attività motorie semplici ma vigorose, come ad esempio il cammino veloce.