Dopo la seconda guerra mondiale il diabete ha iniziato ad avanzare inesorabilmente nei paesi industrializzati, dove è oggi una delle principali cause di morte. Con questo andamento, è probabile che ogni 5 nuovi nati, 1 di loro sviluppi questa malattia. Fino ai tempi recenti non si disponeva di cure, ma ora molte persone stanno vincendo la loro battaglia, normalizzando la glicemia e abbandonando l’insulina semplicemente modificando alcune abitudini.

Cos’è esattamente il diabete?

Compare quando l’organismo non è in grado di mantenere stabile la glicemia (livello di glucosio nel sangue), che può raggiungere così valori pericolosamente elevati. Si parla di diabete quando la glicemia a digiuno risulti costantemente dai 126 mg/dL in su (7,0 mmol/L). Tra 110 e 125 mg/dL (6,1-6,9 mmol/L) si parla di alterata glicemia a digiuno, condizione che spesso, prediabete, precede il diabete vero e proprio.

Ci sono due tipi di diabete. Circa il 5% dei diabetici è affetto da diabete Tipo 1, o diabete giovanile, che colpisce solitamente individui magri in età infantile. Poiché le persone affette non possono sopravvivere senza l’insulina, veniva un tempo denominato diabete mellito insulino dipendente (IDDM).

Il diabete Tipo 2 è una malattia differente ed è il più diffuso, interessando oltre il 90% dei diabetici. Chiamato diabete dell’adulto un tempo diabete mellito non-insulino-dipendente (NIDDM), perché in passato colpiva tipicamente soggetti di mezza età o anziani, ora ha iniziato a comparire in soggetti sempre più giovani. Contrariamente al diabete Tipo 1, molti di questi pazienti presentano normali o elevati livelli di insulina, ma c’è qualcosa che impedisce all’insulina di agire adeguatamente. Nel mondo oggi ci sono oltre 150 milioni di diabetici.

Quali sono i primi segnali?

I sintomi classici sono polidipsia, polifagia e poliuria (rispettivamente sete e fame eccessive e abbondante emissione di urina). All’inizio i sintomi possono essere modesti, forse un lieve aumento della sete e della produzione di urina. Ma la malattia progredisce, e tutti gli organi vengono gradualmente compromessi in modo irreparabile. Ecco alcuni rischi di un diabete non riconosciuto o mal controllato:

  • 8 diabetici su 10 sviluppano problemi visivi: questa è oggi la principale causa di cecità nei paesi industrializzati.
  • I diabetici sono 18 volte più a rischio di patologie renali: il 25% delle persone sottoposte a dialisi è diabetico.

II diabete è un potente fattore favorente l’arteriosclerosi (ostruzione delle arterie), raddoppia il rischio di infarto e di ictus cerebrale, può causare impotenza sessuale, disturbi uditivi, claudicatio intermittens (crampi invalidanti alle gambe durante la marcia) e gangrena (è causa del 50% di tutte le amputazioni di piede e gamba).