“Medicina fai date”, negli ultimi tempi un numero sempre più alto di italiani ricorre a questa soluzione per trovare il rimedio ideale per tosse, raffreddore o influenza. Il “dottor Google” è il primo ad essere interpellato… Secondo una ricerca condotta dal Codacons, su circa 2.500 persone intervistate sul comportamento che adottiamo in caso di problemi di salute non gravi, oltre il 52% degli italiani vede nel medico di base la figura a cui fare riferimento (percentuale che supera il 75% per gli ultrasessantenni), mentre una crescente parte di popolazione, il 35,8%, si affida al “fai da te”. Si è verificato un moltiplicarsi di siti internet che danno consigli su malattie, disturbi e cure di vario tipo. Risultato che arriva a sfiorare il 50% per gli under-30. Un comportamento questo, sbagliato e pericoloso, visto che in mancanza di una visita specifica da parte di un medico, i sintomi possono peggiorare in tempi brevi con conseguenze anche gravi.
Ma perchè sempre più persone decidono di affidarsi al web e il “fai da te”? Due sono i fattori principali individuati dal Codacons: le lunghe liste d’attesa nella sanità pubblica ela crisi economica. Se i problemi economici rendono impossibile l’effettuare visite specialistiche i cui costi non sono per niente abordabili, le lunghe liste d’attesa aiutano ad allontanare l’utente medio dalla sanità pubblica.