Dopo la calvizie, il grasso localizzato su fianchi ed addome rappresenta il principale inestetismo dell’uomo over 30. Dieta e ginnastica non sono in grado di aggredire il localizzato in questa sede. Qui ci vuole un’azione mirata, anzi due: lipoaspirazione o dermolipectomia. Una scelta che può anche non cambiare la qualità della vita, ma che senza alcun dubbio migliora la qualità… del girovita.
Hey man, ti stai allargando un po’ troppo? Non disperare: sei in buona compagnia anche se in questo caso il detto “mal comune mezzo gaudio” non è affatto consolatorio. Non è un caso che con gli anni, l’uomo è predisposto ad accumulare il grasso nella zona di fianchi ed addome. E’ uhna questione fisiologica, favorita dall’età, dalla sedentarietà, da una scorretta alimentazione, dagli eccessi e dalle cattive abitudini di vita che fanno sì che il girovita prenda con il tempo una brutta piega. Che fare per riappianare la situazione? Se ti sei impegnato alla grande in diete ferree, addominali ad oltranza e massacranti massaggi, ma i risultati ottenuti sono limitati o piuttosto deludenti, programmati un rimodellamento chirurgico ad hoc. Se sei reticente ad affidarti alla chirurgia estetica addominale perché la consideri una “debolezza” femminile, dovresti per lo meno adeguarti ai tempi, almeno per quanto riguarda la tua mentalità: non c’è nulla di male nel correggere la propria immagine e sentirsi così più in forma ed attraenti. Anche perché chi parte con questa consapevolezza ha in genere più chance di piacersi e piacere di più.
Liberati di tutte le riserve (di grasso)
Il tessuto adiposo sottocutaneo (lo strato più profondo delle cute, delimitato dal derma e dalla membrana che ricopre la muscolatura) ha la principale funzione di riserva energetica. Nell’uomo di mezza età, l’aumento del tessuto adiposo a livello addome/fianchi (responsabile delle cosiddette “maniglie dell’amore”) non coinvolge solo il pannicolo adiposo sottocutaneo, ma anche il grasso “viscerale”, spesso attorniando gli organi interni e dando origine a problematiche cardiache ed a disfunzioni metaboliche. L’esubero di grasso a volte può “inglobare” anche il pene, facendolo apparire estremamente piccolo. Nell’uomo, una pancia adiposa non ha affatto un aspetto virile, né sopra né sotto i vestiti.
Quando il grasso è a rischio
Un girovita abbondante non costituisce solo una problematica estetica, ma anche una minaccia per la salute. Una circonferenza esagerata può essere un indicatore per valutare il rischio di malattie cardiocircolatorie e respiratorie, di disfunzioni metaboliche, di diabete, calcolosi biliare od arterosclerosi.
Se la circonferenza vita è superiore ai 102 cm, è fondamentale tenersi sotto controllo medico ed intraprendere subito una terapia dimagrante, supportata da un’eventuale liposuzione della zona fianchi/addome. In casi simili, la lipoaspirazione può essere considerata anche in chiave terapeutica e non solo estetica.
La microcannula della liposuzione
Nel caso di un eccessivo accumulo di adipe sulla zona fianchi/addome, si può intervenire con una liposuzione localizzata, in modo da ridurre la massa adiposa e rimodellare armoniosamente l’addome. La lipoaspirazione può semplificare insomma la vita: dal punto di vista fisico (la circonferenza addominale verrà ridotta di un bel po’ di centimetri) e dal punto di vista pratico (ritornati più “asciutto”, ci si potrà sentire più attraenti nonché più sciolti nei movimenti). Il grasso in eccesso viene aspirato (in quantità stabilita a priori dal chirurgo) per mezzo di una sottile cannula collegata ad un aspiratore ed introdotta sottocute attraverso una millimetrica incisione praticata con il laser in corrispondenza delle pieghe naturali. La moderna tecnica di liposuzione consente di ottenere un rimodellamento di fianchi e ventre dai risultati naturali e privi di esiti cicatriziali esteticamente rilevanti. L’intervento viene realizzato in anestesia locale accompagnata da sedazione, limitando al minimo la convalescenza e consentendo al paziente un rapido ritorno al sociale.
o il lifting addominale
Se l’addome risulta invece ptosico, ovvero rilassato, si dovrà ricorrere invece al rassodamento chirurgico (dermolipectomia addominale), eventualmente praticato contemporaneamente alla lipoaspirazione. Il lifting addominale prevede l’asportazione della cute in eccesso, l’avvicinamento delle fasce muscolari, il riposizionamento dell’ombelico e l’aspirazione dell’eventuale grasso in eccesso nella zona fianchi/ventre. La dermolipectomia addominale presenta però l’inconveniente di una lunga – seppur sottile, grazie all’utilizzo del laser – cicatrice orizzontale posizionata appena sopra il pube (per fortuna gli uomini non usano il bikini!). Per un rassodamento privo di esiti cicatriziali esteticamente rilevanti, meglio ricorrere al lifting microchirurgico dell’addome, realizzato in un paio di sedute. Questa interessante alternativa all’intervento tradizionale è accessibile solo in caso di rilassamento medio e su soggetti che non presentano un tipo di cute dalla tendenza a cicatrizzazione ipertrofica/cheloidea.
Consigli per il post operatorio
Eseguita la lipoaspirazione dell’addome o la dermolipectomia, il paziente dovrà attenersi alle raccomandazioni indicate dal chirurgo. Dovrà presentarsi in clinica nel giorno stabilito per la rimozione del bendaggio elastico e delle medicazioni. Non dovrà per nessun motivo rimuovere la fasciatura prima del tempo previsto. La ripresa dell’attività lavorativa potra avvenire dopo 7/15 giorni dall’intervento, mentre la ripresa delle attività sportive potrà avvenire gradualmente dopo 3 settimane. Ecco le principali prescrizioni per una buona guarigione delle parti trattate:
- Sottoporsi ad un ciclo di massaggi linfodrenanti in modo da accelerare il riassorbimento delle ecchimosi e favorire il riassestamento cutaneo.
- Sottoporsi a terapia laser ogni 15 giorni (per un periodo di 2 mesi).
- Indossare una pancera per almeno un mese (per due mesi, se ci si è sottoposti a dermolipectomia addominale)
- Non esporsi al sole per almeno i primi 40 gg e comunque non prima della completa guarigione.