Cereali integrali, legumi, frutta e verdura sono assunti regolarmente e conditi esclusivamente con olio extravergine di oliva. Il consumo di carne bianca è prevalente rispetto a quella rossa (più costosa), ed è comunque limitato a 1-2 volte la settimana. Maggiore è il consumo di pesce dato che queste popolazioni abitano lungo le coste. I dolci sono consumati solo in occasioni particolari. Le poche fibre e i troppi grassi e colesterolo danneggiano le arterie – che trasportano l’ossigeno agli organi vitali – e ostacolano processi metabolici importanti. A causa di arterie ispessite e ristrette, in Italia ogni 7 minuti una persona è colpita da infarto cardiaco, 1 adulto su 3 è iperteso e migliaia di persone rimangono invalide in seguito ad ictus cerebrale. Come conseguenza di un metabolismo alterato da uno stile di vita sbagliato, l’obesità dilaga e i diabetici sono ormai 3,5 milioni.
Come si sono verificati questi cambiamenti nell’alimentazione?
Prima del Novecento l’alimentazione si basava su prodotti dell’orto e della campagna, integrati con le poche cose in vendita nei negozi. La carne proveniva da animali da cortile o allevati al pascolo. La gente non aveva a disposizione le migliaia di prodotti in bella mostra sugli scaffali dei supermercati, e fast food e pizzerie non spuntavano a ogni angolo di strada.
La base della dieta erano i cereali – grano soprattutto – che crescevano in abbondanza. Attorno al tavolo si consumavano cibi appena cotti e grosse fette di pane o polenta fatti in casa. Si mangiavano cereali cotti, focacce di granoturco e biscotti, riso, pasta e fagioli, patate, verdura e frutta. Questi cibi nutrienti e ricchi di fibre fornivano oltre il 50% delle calorie giornaliere. Ma i tempi e i gusti sono cambiati in modo drammatico. Le zuppe calde di cereali hanno lasciato posto ai fiocchi di cereali predolcificati per la prima colazione. Ora, il pranzo più leggero spesso consiste in un’insalata ben condita, una bistecca e una bibita gasata. A cena si ricorre di frequente a cibi pronti o surgelati, oppure a una pizza. Tra i pasti poi si consumano bibite, caffè, cappuccini, salatini, patatine, brioche e merendine. Oggi solo il 25% delle calorie è fornito da alimenti ricchi di nutrienti e fibre, mentre il consumo di grassi e zuccheri è aumentato fin oltre il 200%.