«Abbuffati e poi fai una dieta veloce» «Perdi 5 chili in 10 giorni con un nuovo metodo scientificamente provato»: sono tipici desideri (sostenuti dalla pubblicità) che fanno breccia nelle persone in sovrappeso. Frustrate e sempre in lotta con i chili di troppo, si aggrappano a tutto.
Poco conta il metodo, pur di perdere peso!
Chi dimagrisce crede spesso di eliminare il grasso superfluo: ma è soprattutto l’acqua che viene persa, oltre a una parte di massa muscolare e di altri tessuti vitali. La gente anela a una pillola dietetica sicura, ma finora questa strada si è dimostrata tutt’altro che praticabile. I risultati sono temporanei e per lo più deludenti. Alcune pillole dimagranti hanno causato danni fisici permanenti e a volte la morte. Molti programmi dietetici utilizzano diuretici e poiché l’organismo è costituito per il 70% da acqua è piuttosto facile eliminare alcuni chili velocemente. Per i primi giorni l’ago della bilancia scende, ma non appena l’organismo riesce a reintegrare l’acqua, ecco che i chili ritornano. Un eccesso di proteine provoca lo stesso effetto. Infatti, il fegato le trasforma in azoto, che forza il rene a eliminare acqua.
Serve molta più acqua per espellere le scorie proteiche di quella richiesta per le scorie di carboidrati e grassi. Alcune diete ultrarapide sfruttano proprio la spettacolare perdita di peso che si ottiene in breve tempo con un elevato apporto di proteine. Tuttavia è una pratica pericolosa ed è per questa ragione che questo tipo diete solitamente necessita di controllo medico e sono prescritte al massimo per poche settimane. Ancora, all’inizio i risultati sono gratificanti, finché non vengono reintegrate le perdite di acqua. Perdere peso può essere un salvavita, soprattutto per le persone con diabete, ipertensione e malattia coronarica.
Quali altri problemi possono causare queste diete?
Molte delle diete rapide abbattono l’apporto calorico giornaliero da 1.800-2.500 calorie a meno di 500 calorie, alcune arrivano addirittura a 300-400 calorie. L’organismo, per far fronte a questo drastico calo energetico, per non morire di fame e proteggere gli organi vitali, inizia a intaccare le proprie riserve proteiche (i muscoli). Test accurati hanno rivelato che il dimagrimento così ottenuto riduce i depositi di grasso ma anche la massa muscolare. Quindi, attenzione! Una perdita di 6 kg di peso, ad esempio, significa probabilmente la perdita di 2 kg di grasso, 0,5 kg di massa muscolare e 3,5 kg di acqua. Quando si inizia una dieta, occorre assicurarsi di assumere sufficienti calorie a partire da proteine e carboidrati, per prevenire perdite di massa muscolare. Per una persona media corrispondono a 200 calorie da proteine (50 g) e ad almeno 600 calorie da carboidrati (150 g) al giorno.
Si può veramente perdere peso con una dieta così blanda?
Con una dieta bilanciata le persone moderatamente in sovrappeso di solito perdono fino a 1 kg alla settimana, mentre quelle con problemi più seri possono calare anche di più. Una perdita di peso lenta e costante offre molti vantaggi rispetto alle riduzioni di peso più drastiche: in primo luogo non innesca i compensi metabolici tipici del digiuno, inoltre la fame è più sopportabile, violazioni e fallimenti sono meno frequenti, e con buone probabilità quello che si perde è davvero grasso. Ma, forse, la cosa di gran lunga più importante del dimagrimento graduale è che permette di acquisire nuove e più salutari abitudini alimentari. Per perdere peso in maniera definitiva, bisogna adottare uno stile di vita più corretto.
Perdendo peso si guadagna: energia, impulso sessuale, gioia e… qualche anno di vita.
Ma se una persona è disperata e non accetta di perdere peso in maniera graduale, è preferibile una dieta veloce piuttosto di niente?
Continuare a perdere e riacquistare peso è una delle pratiche più lesive per l’organismo: è meglio tenersi i chili di troppo piuttosto che essere vittima dell’effetto yo-yo. Ripetuti e drastici dimagrimenti, seguiti dal recupero del peso, lentamente impoveriscono la massa muscolare e incrementano la quantità di tessuto adiposo; e, dato che il grasso viene bruciato dal muscolo, diventa così sempre più difficile liberarsene. Ancora più preoccupanti sono le conseguenze psicologiche. Anni e anni di fallimenti continui e umilianti provocano ferite emotive che spesso non guariscono. Le persone sedotte dalla magia delle diete veloci inizialmente perdono peso, ma poi, inevitabilmente, si ritrovano a pesare più di prima. E non si intende affatto minimizzare i rischi per la salute del sovrappeso. Queste persone hanno un rischio aumentato per cardiopatie, ipertensione, diabete, malattie della cistifellea e cancro, e una vita più breve. Non si può diventare schiavi della bilancia e pensare di risolvere in un attimo un problema che ha impiegato anni per svilupparsi. Quando si inizia un programma dietetico sano bisogna avere pazienza. È solo la costanza che porta lontano. Le illusioni, invece, non conducono da nessuna parte.
In pratica
Mai fidarsi delle diete che promettono veloci perdite di peso. Usano trucchi che riducono temporaneamente il peso, ma in modo non duraturo. È possibile perdere fino a 1 kg la settimana con una dieta ben bilanciata imperniata su sane abitudini alimentari e attività fisica. Questo è il modo più saggio per acquistare (e mantenere) il proprio peso forma.
Il modo giusto di dimagrire
Passando gradualmente alla dieta ottimale e con un po’ di moto, è possibile perdere fino a 1 kg la settimana. Forse non si riuscirà a dimagrire in tempo per l’estate, ma è un modo intelligente e responsabile di controllare il peso a lungo termine.
Come sono d’aiuto le fibre
Una delle molte virtù delle fibre è che sono un mezzo sicuro per contenere l’eccesso di cibo: infatti conferiscono sazietà prima di aver ingerito troppe calorie. Con i cibi raffinati, invece, manca questa regolazione. Prima di sentirsi sazi sono già state introdotte tante di quelle calorie da sfamare almeno 5 persone: in questo caso è solo la forza di volontà che può proteggere dall’obesità … e tutti sanno quanto sia potente!
Cibi a basso tenore di fibre
Tutti i prodotti di origine animale, come carne, latte, uova e formaggio, mancano di fibre. Inoltre i moderni sistemi di lavorazione industriale privano della fibra molti alimenti vegetali che in origine ne sono ricchi. Zucchero, farina bianca, olio e gran parte dei prodotti confezionati rientrano in questa categoria. L’olio di mais è un buon esempio di questo processo. Ci vogliono ben 14 pannocchie per ricavare 1 cucchiaio di olio: mangiare 14 pannocchie di granoturco in una sola volta sarebbe impossibile! Invece, è molto facile mangiare alcuni cucchiai di olio a pasto come condimento sull’insalata e nei fritti.